Nella docilità allo SPIRITO SANTO ,circa 40 PRESBITERI IN ESERCIZI SPIRITUALI AD ASSISI,IMEGNATI a SEGUIRE il Signore sulle vie della SANTITÀ, accompagnati DALL'APOSTOLO delle GENTI appassionato e innamorato
di CRISTO.
In letizia e in semplicità,
don Enzo.
CANTICO DELLE CREATURE
Il Cantico delle creature , anche noto come Cantico di Frate Sole, è un cantico di Francesco d'Assisi composto intorno
al 1226.
È il testo poetico più antico della letteratura italiana di cui si conosca l'autore .
Secondo una tradizione, la sua stesura risalirebbe a DUE ANNI PRIMA della SUA MORTE, avvenuta nel 1226.
È comunque più probabile che, come riportano le biografie di Francesco, la composizione sia stata scritta
in tre momenti diversi....
Il CANTICO è una LODE a Dio che si snoda con intensità e vigore attraverso le sue opere, DIVENENDO così anche
un INNO alla VITA;
è una PREGHIERA permeata da una visione positiva della NATURA, poiché nel creato è riflessa L'IMMAGINE del CREATORE: da ciò deriva il senso di fratellanza fra l'uomo e tutto il creato.
La CREAZIONE diventa così un GRANDIOSO MEZZO di LODE
al CREATORE.
«ALTISSIMU, onnipotente, bon Signore, tue so' le laude, la gloria e 'honore et onne benedictione.
Ad te solo, ALTISSIMO, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.
LAUDATO sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,de te, Altissimo, porta significatione.
LAUDATO si', mi' Signore, per sora luna e le stelle, in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
LAUDATO si', mi' Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
LAUDATO si', mi' Signore, per sor'aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
LAUDATO si', mi' Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
LAUDATO si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
LAUDATO si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.
BEATI quelli che 'l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
LAUDATO si' mi' Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;
BEATI quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male.
LAUDATE et BENEDICETE mi' Signore' et RINGRATIATE et SERVIATELI cum grande humilitate»